ULTIMA ORA - 21 Ott 2015

Nel giorno dello spaziale futuro di "Back to the Future" eccomi di nuovo qui a ripensare a questa incredibile avventura di 4 anni fa. E oramai sono 2 anni anche dal grande viaggio in Sud Est Asiatico (potete leggermi sul blog Soul Walkers) dove ho rivisto Anna e Alek cari amici conosciuti a Yellowstone (li troverete come co-protagonisti in molti post).

Ora sono di nuovo a casa, ma una nuova avventura mi attende già!

Walk with me,
Anna

giovedì 24 novembre 2011

Ah Ah Beccati...

Al mio ultimo giorno di lavoro...
Lo so, lo sento.. vi manca il mio continuo pubblicare, vi manca l'emozione di leggere un nuovo post, quella palpitazione alla mattina che vi veniva solo al pensiero di una possibile nuova storia tutta da gustare.. 
e a me manca scrivervi, mi manca l'idea di voi che curiosi leggete tutto d'un fiato le miei parole per poi correre subito a clickare sulle nuove foto.. e mi manca avere qualcosa da scrivere. Sono tornata alla vita reale, dove il mio sorriso - tanto indossato a Yellowstone - ora si vede poco, e che spesso, quel poco nasce da un ricordo americano. Vorrei intrattenervi ancora, farvi passare ancora qualche minuto con me.. Oggi non è più possibile, anche se avrei una scatola piena di storie da raccontare, ma certamente e senza nessun dubbio questo è solo un ARRIVEDERCI. My Yellowstone Life un giorno potrebbe diventare My Alaska Life oppure My Asia life non so, ma certo è che vorrò avere tutti voi a bordo. Di nuovo. Perchè senza di voi niente sarebbe stato lo stesso.. Voi siete stati la mia roccia, il mio punto fermo. Eravate voi a sorreggere le mie spalle quando scherzavano sul mio inglese, c'eravate anche quando mi prendevano in giro e io non capivo, ma poi ci siete stati anche quel giorno in cui ho cominciato a rispondere senza paura e quella volta che ho cominciato a scherzare CON loro. 
Voi avete fatto tutto questo con me. Perchè una vita è più vera se la condividi con qualcuno. Voi siete stati il mio QUALCUNO (e più di uno!!)

GRAZIE. DI TUTTO. A PRESTO.

PS: per contattarmi lo sapete, ma ve lo ricordo: annaruggeri1989@gmail.com

lunedì 7 novembre 2011

Che dire..

Bè che dire.. 
Addio America e ciao Italia.. con non molto entusiasmo comunque..
Dopo la mia avventura-disavventura con il biglietto dell'aereo sono giunta a casa ieri pomeriggio in perfetto orario.. Ad attendermi la mia famiglia con tanto di palloncini e la gioia nel cuore.. Ammetto che rivederli e tornare a dormire nel mio letto mi ha fatto respirare in modo diverso, certe responsabilità le ho abbandonate, certe paure non le ho più. Non devo più viaggiare con molti soldi contanti, fare attenzione a non perdere nulla, non devo più cercare un posto dove mangiare quando mi viene fame.. sembrano banalità ma che ti condizionano la vita ogni istante..
Ma come una persona molto casa mi ha detto "Ti sembrerà di non essere mai partita", ed è incredibilmente così; pensavo 4 mesi fossero sufficienti per scordare qualcosa, giusto per sentire l'emozione di una novità.. e invece nulla, ricordo tutto, le buche della mia vietta a senso unico, i semafori per arrivare in centro che sono sempre sincronizzati sul rosso quando devo passare io, il parcheggio che non si trova mai.. insomma tutto è rimasto esattamente come era.. e se non fosse per le foto e quel brivido che sento quando ripenso a questa estate potrei dire non aver mai lasciato Verona.
Stasera ho rivisto una mia carissima amica, quella che mi è rimasta più vicina in questi mesi, forse l'unica se escludiamo la mia famiglia e un ex fidanzato con il quale ho ancora un meraviglioso rapporto; ci siamo incontrate in centro città, nel cuore storico. Mi aspettavo, e ho fatto di tutto per riuscire ad emozionarmi nel rivedere questa città, piena di antichi palazzi, vecchie strade e ricca di storia. Ma nulla. zero assoluto. Quando vivevo in America, e gli americani mi chiedevano da dove venivo erano sempre eccitati nello scoprire che venivo dall'Italia e soprattutto da Verona: Romeo e Giulietta e blablabla... E io ne andavo anche fiera.. Ma ora, essere qui mi fa sentire un vuoto dentro. Ora devo riprendere tutti i miei "doveri" che avevo lasciato in sospeso. Io ho davvero vissuto 4mesi in vacanza. Inoltre una vacanza pagata. Anche lavorare mi faceva sentire bene, ero parte di qualcosa, imparavo, conoscevo gente, incontravo italiani, facevamo team work e le ore scorrevano.. Ma ora cosa ho davvero qui? Niente di tutto quello.. forse devo solo cominciare a cercare.. Già pensare che non sono costretta a stare qui, che questa è solo la mia casa-madre, il mio trampolino da cui lanciarmi nel mondo mi fa sentire meglio, mi fa vedere le cose in modo diverso.. credo la sfida ci sia più ora di quanto non lo sia stata andare in USA..

Essere qui ha comunque qualche lato positivo: ho la mia famiglia, i miei libri, ho la mia stanza e il mio bagno - ieri quando ho fatto la mia prima doccia qui mi è sembrato strano non doverci andare con la mia borsetta piena di saponi shampoo e creme.. ma forse questo non basta..
Lo scoprirò nei prossimi giorni, quando riprenderò le lezioni e i soliti ritmi.. spero che la terribile chiusura mentale che ritroverò all'università non mi faccia incazzare troppo..

Se volete ancora seguirmi io ho tante cose sull'America da raccontare.. non sarò sempre una lagna.. questo è un post del tutto eccezionale.. promesso

giovedì 3 novembre 2011

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Giovedì 3 NOVEMBRE 2011
ORE 20.16

Ciao.
Bene.. certo questa sarà una storia che racconterò con il sorriso ai miei figli, ai miei nipoti e forse anche ai miei amici tra qualche giorno..
In questo momento dovrei essere in volo, dovrei trovarmi sopra l'Oceano Atlantico, verso nord, tipo Groenlandia. Invece no. Proprio no.
Sono su un treno che mi sta riportando al punto di partenza: Suffern - NYC. 
La domanda che potrebbe sorgere spontanea e quasi satupida è: Cosa caspita ci fai su un treno invece di essere sul tuo volo per casa?
Domanda legittima alla quale posso solo dare una risposta: ho sbagliato giorno. Ho sbagliato giorno quando ho fatto prenotare il volo e il mio biglietto era per il 2 OTTOBRE, un mese fa. A Yellowstone tutti i giorni erano uguali, non è una scusa, ma è l'unica motivazione che riesco trovare per aver commesso un errore così grosso.
Un errore che avrei potuto evitare.
Un errore che mi costerà 2000 dollari.
Un errore che forse non è poi un gran errore, ma che mi fa incazzare comunque.

Vi farò sapere. 


martedì 1 novembre 2011

Ultimi giorni...

Domenica 30 ottobre
ore 11.00


Sono qui in questa casa.. di domenica pomeriggio, con la neve e un sole che farebbe sciogliere anche il cuore a una vecchia strega..
Gli uomini guardano il football in sala, sulla tv grande e le donne stanno vicino alla cucina - e alla stufa - a guardare programmi come "il vestito giusto per il tuo matrimonio" e a parlare del nuovo super anello di fidanzamento della ragazza appena arrivata..
La casa è praticamente perfetta.. tappeti, quadri soprammobili, tende.. tutto è stato scelto per essere li.. e non vi parlo dell'allestimento per Halloween.. piatti bicchieri quadri nastri, luci, tovaglioli, cup per le salse, impronte di sangue per terra e sui muri.. qualcosa oltre ogni immaginazione..

Lunedì 31 ottobre
ore 21.00


Oggi è stata dinuovo una giornata di sole, la neve è quasi scomparsa - e questo fa ben sperare per il mio volo di ---------. Io sono molto felice, di essere qui, ma anche di essere presto a casa.. insomma, ci vuole un pò di noiosa routine..
Abbiamo visitato la cittadina e fatto un giro per queste vie tinte dei colori dell'autunno e decorate a festa.. mi è sembrata una cosa così normale che ho dovuto imporre a me stessa di fermarmi e pensare che sono a migliaia di chilometri da casa. Ma la "provincia" come la chiamiamo noi è più o meno uguale in tutto il mondo. Chi ci abita si lamenta che non è più come una volta, niente da fare, niente da vedere; e chi non ci abita non si sogna di metterci piede. Qui abitano soprattutto persone che lavorano nella City, New York per intendersi - meno costoso e più tranquillo. Ma nonostante le lamentele stasera ho mangiato una delle pizze più buone della mia vita: ultra sottile, con quel cucchiaino di zucchero nella pasta che non guasta mai.. deliziosa!!

Martedì 1 novembre
ore 11.00


Giusto appena alzata dal letto e tentato di sistemare i miei capelli ribelli.. Notte rilassata, dopo la cena di ieri anche se piena di rivegli improvvisi per la mia imminente partenza.. Dopo 3 notti qui posso dire di conoscere la casa, riconosco il paesaggio che vedere fuori dalla finestra e mi piace pensare che potrei viverci. Ma so che non è così; non per ora almeno.. Non so ma la vita qui sembra più facile, meno costosa e complicata - forse perchè mi sento in vacanza e percepisco meno i problemi reali. Anche con i soldi ho un rapporto diverso - sono più generosa, do meno importanza hai centesimi, cosa assai rara quando uso l'euro.. 


PS le foto le trovate come era di abitudine sulla colonna di dx - su flickr

New York in the Snow!


Sab 29 ottobre
ore 17.50

Mmmmmmh.. sono in Russia.. mi sento fuori dal mondo e adoro questa sensazione.. Sono sul treno e fuori dal finestrino il paesaggio è desolato e completamente ricoperto di neve.. lo trovo stupendo.
Il Guggenheim sotto la neve

Questa mattina mi sono alzata e naturalmente pioveva.. esattamente come il primo giorno che io e Alberto siamo arrivati qui.. La cosa mi ha un pò deluso, dopo la spendida giornata di ieri speravo in un bis..
Dopo aver fatto colazione per l'ultima volta con Alberto (lui sta prendendo il volo in questo momento per Milano) e lasciato le mie valigie alla reception sono partita in solitaria per New York City: Time Square, ore 10.00 per incontrare Brian, un caro amico che ho conosciuto a Yellowstone. Vivrò da lui nei prossimi 3 - e ultimi giorni qui; ma visto che abita un pò fuori dal centro, che a NYC significa ore di macchina - 1 nel mio caso, abbiamo deciso di fare un giro della città insieme prima di lasciare definitivamente la City.
Dopo un'iniziale indecisione ci siamo diretti verso il Guggenheim - museo che non mi volevo assolutamente perdere; ma lungo la strada all'improvviso la pioggia si è trasformata in neve, come per magia, e immaginate come possa essere stare in mezzo a palazzi alti centinaia di metri e vedere questi fiocchi enormi piovere giù.. Poesia pura..
Naturalmente questo ha complicato le cose, o meglio ci ha congelato letteralmente i piedi, e ci ha costretto a prendere la metropolitana (Subway) per quanto fosse possibile.
Giunti a destinazione c'era una coda a cielo aperto ad attenderci.. ma abbiamo resistito, e sarebbe stato fantastico visitare il museo, e ammirare favolose opere d'arte per ore se non fosse stato mezzo chiuso per lavori.. È stato un tour rapido e un tantino deludente visto la fatica che ci è costata raggiungerlo.. 
Ma ora sono qui al caldo, con vestiti asciutti, che aspetto di arrivare a Suffern. Stasera ci sarà una festa per Halloween, non vedo l'ora di vedere una vera festa in stile americano..


PS. Non vi ho parlato di ieri perchè è stata una giornata molto carina ma non intensamente interessante. Abbiamo visto la Statua della Libertà, il Ponte di Brooklyn, Ground Zero, Wall Street e l'Empire State Building.. ma è stato più il tempo che abbiamo passato a camminare tra le vie che le effettive visite a posti, ma è stato carino comunque.. abbiamo vissuto la città, che è la cosa più bella che si possa fare..