Lunedì 22 Agosto
Nuova escursione. Vecchio compagno.
Dopo la abituale alzataccia alle 5.45 - sempre con molte ore di sonno arretrato siamo partiti per una nuova escursione. Io e Robert, un simpatico signore del Texas..
Raggiunto in auto il punto di partenza del nostro sentiero ci si è presentata una magnifica e indescrivibile nebbia mattutina o meglio "una nuvola bassa" che tagliava a metà la strada come un bianco lenzuolo steso al vento ( fa moooolto Italia!! ).. E vi posso assicurare che non c'è orario migliore per cominciare un escursione, la temperatura è ancora un pò rigida ma la luce dei primi timidi raggi del sole ripaga ogni brivido che ti senti correre lunga la schiena.
Il percorso inizialmente è stato lo stesso dell'escursione per Sepulcher Mountain ma anticipando di qualche minuto il nostro passaggio l'effetto è stato totalmente diverso..
Abbandonata la Vecchia via e cominciata la vera escursione ci si è subito presentato un giovane Alce Americano, sorprendentemente vicino!! Che dopo essersi fermato a darci un'occhiata a ben deciso di correre altrove..
Per il resto è stata una tranquilla escursione se parliamo di animali.. Discorso a parte per l'ambiente..
Vi giuro che solo al pensiero di dove sono stata mi viene ancora la pelle d'oca, niente di particolarmente speciale o estremo ma così naturale che non ho potuto restare impassibile.. La particolarità qui a Yellowstone è che viene lasciato il più possibile naturale, vengono controllati i sentieri, ma non vengono toccati gli alberi morti o gestiti i percorsi dei torrenti.. Inoltre qui gli alberi crescono molto in alto - credo a causa del clima - quindi ti capita di ritrovarti in un bosco con una intricata vegetazione di base e un "soffitto" che si perde nel cielo.. Quindi l'effetto di luci e colori è inimmaginabile e ti senti protetto come un una cattedrale naturale, ma allo stesso tempo non è noioso come una piantagione di pioppi..
La cosa che mi ha colpito di più è stato incontrare un bivio. Non è nulla di che ma certo non ti aspetti un vero e proprio bivio in mezzo alla foresta.. (VEDI FOTO)..
Ma andiamo oltre.. fatta la giusta scelta alla biforcazione e fatti ancora un paio di chilometri siamo giunti alla meta: Chace Lake (si legge casch).
Per farvi capire bene il posto e l'ambientazione in cui mi sono ritrovata dovete prendere questa foto e immaginare di trovarvi così lontani da qualunque fonte di rumore umano che il vostro respiro quasi vi sembra assordante, vi guardate intorno e le uniche cose che vedete è un lago circondato dal bosco, il picco di una grande montagna e una mamma anatra con 10 piccolini che stanno imparando a sguazzare sull'acqua.. Quasi surreale, e così insolito che ci siamo guardati indietro più di una volta per paura che fosse tutta una costruzione e qualcuno - o qualcosa - ci comparisse a sorpresa alle spalle..
Dopo una rapida pausa pranzo ce ne siamo tornati a casa.. ma vi assicuro che anche se il ricordo dei vari luoghi si annebbierà, nella mia mente l'emozione di essere stata qui sarà indelebile. Per sempre.
Link foto
Dopo la abituale alzataccia alle 5.45 - sempre con molte ore di sonno arretrato siamo partiti per una nuova escursione. Io e Robert, un simpatico signore del Texas..
Raggiunto in auto il punto di partenza del nostro sentiero ci si è presentata una magnifica e indescrivibile nebbia mattutina o meglio "una nuvola bassa" che tagliava a metà la strada come un bianco lenzuolo steso al vento ( fa moooolto Italia!! ).. E vi posso assicurare che non c'è orario migliore per cominciare un escursione, la temperatura è ancora un pò rigida ma la luce dei primi timidi raggi del sole ripaga ogni brivido che ti senti correre lunga la schiena.
Il percorso inizialmente è stato lo stesso dell'escursione per Sepulcher Mountain ma anticipando di qualche minuto il nostro passaggio l'effetto è stato totalmente diverso..
Abbandonata la Vecchia via e cominciata la vera escursione ci si è subito presentato un giovane Alce Americano, sorprendentemente vicino!! Che dopo essersi fermato a darci un'occhiata a ben deciso di correre altrove..
Io e cache Lake |
Vi giuro che solo al pensiero di dove sono stata mi viene ancora la pelle d'oca, niente di particolarmente speciale o estremo ma così naturale che non ho potuto restare impassibile.. La particolarità qui a Yellowstone è che viene lasciato il più possibile naturale, vengono controllati i sentieri, ma non vengono toccati gli alberi morti o gestiti i percorsi dei torrenti.. Inoltre qui gli alberi crescono molto in alto - credo a causa del clima - quindi ti capita di ritrovarti in un bosco con una intricata vegetazione di base e un "soffitto" che si perde nel cielo.. Quindi l'effetto di luci e colori è inimmaginabile e ti senti protetto come un una cattedrale naturale, ma allo stesso tempo non è noioso come una piantagione di pioppi..
La cosa che mi ha colpito di più è stato incontrare un bivio. Non è nulla di che ma certo non ti aspetti un vero e proprio bivio in mezzo alla foresta.. (VEDI FOTO)..
Ma andiamo oltre.. fatta la giusta scelta alla biforcazione e fatti ancora un paio di chilometri siamo giunti alla meta: Chace Lake (si legge casch).
Per farvi capire bene il posto e l'ambientazione in cui mi sono ritrovata dovete prendere questa foto e immaginare di trovarvi così lontani da qualunque fonte di rumore umano che il vostro respiro quasi vi sembra assordante, vi guardate intorno e le uniche cose che vedete è un lago circondato dal bosco, il picco di una grande montagna e una mamma anatra con 10 piccolini che stanno imparando a sguazzare sull'acqua.. Quasi surreale, e così insolito che ci siamo guardati indietro più di una volta per paura che fosse tutta una costruzione e qualcuno - o qualcosa - ci comparisse a sorpresa alle spalle..
Dopo una rapida pausa pranzo ce ne siamo tornati a casa.. ma vi assicuro che anche se il ricordo dei vari luoghi si annebbierà, nella mia mente l'emozione di essere stata qui sarà indelebile. Per sempre.
Link foto
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