Bè che dire..
Addio America e ciao Italia.. con non molto entusiasmo comunque..
Dopo la mia avventura-disavventura con il biglietto dell'aereo sono giunta a casa ieri pomeriggio in perfetto orario.. Ad attendermi la mia famiglia con tanto di palloncini e la gioia nel cuore.. Ammetto che rivederli e tornare a dormire nel mio letto mi ha fatto respirare in modo diverso, certe responsabilità le ho abbandonate, certe paure non le ho più. Non devo più viaggiare con molti soldi contanti, fare attenzione a non perdere nulla, non devo più cercare un posto dove mangiare quando mi viene fame.. sembrano banalità ma che ti condizionano la vita ogni istante..
Ma come una persona molto casa mi ha detto "Ti sembrerà di non essere mai partita", ed è incredibilmente così; pensavo 4 mesi fossero sufficienti per scordare qualcosa, giusto per sentire l'emozione di una novità.. e invece nulla, ricordo tutto, le buche della mia vietta a senso unico, i semafori per arrivare in centro che sono sempre sincronizzati sul rosso quando devo passare io, il parcheggio che non si trova mai.. insomma tutto è rimasto esattamente come era.. e se non fosse per le foto e quel brivido che sento quando ripenso a questa estate potrei dire non aver mai lasciato Verona.
Stasera ho rivisto una mia carissima amica, quella che mi è rimasta più vicina in questi mesi, forse l'unica se escludiamo la mia famiglia e un ex fidanzato con il quale ho ancora un meraviglioso rapporto; ci siamo incontrate in centro città, nel cuore storico. Mi aspettavo, e ho fatto di tutto per riuscire ad emozionarmi nel rivedere questa città, piena di antichi palazzi, vecchie strade e ricca di storia. Ma nulla. zero assoluto. Quando vivevo in America, e gli americani mi chiedevano da dove venivo erano sempre eccitati nello scoprire che venivo dall'Italia e soprattutto da Verona: Romeo e Giulietta e blablabla... E io ne andavo anche fiera.. Ma ora, essere qui mi fa sentire un vuoto dentro. Ora devo riprendere tutti i miei "doveri" che avevo lasciato in sospeso. Io ho davvero vissuto 4mesi in vacanza. Inoltre una vacanza pagata. Anche lavorare mi faceva sentire bene, ero parte di qualcosa, imparavo, conoscevo gente, incontravo italiani, facevamo team work e le ore scorrevano.. Ma ora cosa ho davvero qui? Niente di tutto quello.. forse devo solo cominciare a cercare.. Già pensare che non sono costretta a stare qui, che questa è solo la mia casa-madre, il mio trampolino da cui lanciarmi nel mondo mi fa sentire meglio, mi fa vedere le cose in modo diverso.. credo la sfida ci sia più ora di quanto non lo sia stata andare in USA..
Essere qui ha comunque qualche lato positivo: ho la mia famiglia, i miei libri, ho la mia stanza e il mio bagno - ieri quando ho fatto la mia prima doccia qui mi è sembrato strano non doverci andare con la mia borsetta piena di saponi shampoo e creme.. ma forse questo non basta..
Lo scoprirò nei prossimi giorni, quando riprenderò le lezioni e i soliti ritmi.. spero che la terribile chiusura mentale che ritroverò all'università non mi faccia incazzare troppo..
Se volete ancora seguirmi io ho tante cose sull'America da raccontare.. non sarò sempre una lagna.. questo è un post del tutto eccezionale.. promesso